top of page
margheritahassan

6 CONSIGLI PER GENITORI O AMICI DURANTE I MOMENTI DEI PASTI PER CHI HA UN DISTURBO ALIMENTARE



Il momento del pasto è visto con grande angoscia e apprensione; è un momento difficile pieno di pensieri e regole autoimposte da rispettare.




Come poter quindi supportare e aiutare durante il pasto?


1. Offrire sostegno emotivo.

La testa di una persona con disturbo alimentare è invasa di pensieri come “è troppo, fa ingrassare, non va bene, poi divento una balena,…” che portano a tanta ansia. Per cui invitiamola a dirli ad alta voce e prendere consapevolezza che sono solo pensieri e accogliamo nel mentre la sua ansia.



2. Non ci si può fidare delle sensazioni di fame/sazietà.

La sensazione di fame/sazietà è alterata dallo stato di sottopeso e non sono una buona guida per decidere quanto e quando mangiare. In una prima fase terapeutica tendenzialmente si concorda in anticipo il pasto con la psicoterapeuta e la nutrizionista, in modo che sia adattato ai bisogni nutritivi e psicologici nella prima fase di rieducazione alimentare.



3. Bisogna mangiare senza farsi influenzare dalle preoccupazioni sull’alimentazione.

Come prima, è un effetto secondario del disturbo dell’alimentazione e non sono una buona guida per decidere quanto e quando mangiare.


4. Non si parla di argomenti “fastidiosi” poco prima, durante e subito dopo il pasto, come ricette, cibo, peso, forma fisica.

Sono argomenti che possono aumentare le preoccupazioni sull’alimentazione.



5. L’importante è creare una relazione.

Chiacchierate! Affrontate argomenti legati ai vari ambiti di vita: amici, scuola, hobby…

Quali passioni? Quali interessi? Quali desideri?


6. Il dopo pasto = distrazione.

L'obiettivo è quello di distrarla dai potenziali pensieri, preoccupazioni e sensi di colpa legati al cibo e al peso corporeo. C’è qualche serie tv che le piace? Qualche libro? Magari guardateli assieme.




46 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Comments


bottom of page